OGGI BUSH DAL PAPA, VOCI DI CONVERSIONE AL CATTOLICESIMO

Pubblicato il 12 Giugno 2008 - 22:57 OLTRE 6 MESI FA

Bush_bandiere Ingenti misure di sicurezza saranno prese per la visita del presidente statunitense George W. Bush in Vaticano: la Cupola di San Pietro, dove si dislocheranno anche alcuni tiratori scelti, sarà chiusa ai visitatori, così come la parte destra del colonnato del Bernini e della Basilica Vaticana. Il corteo presidenziale arriverà alle 11:00 ed entrerà nella Città pontificia dall’Arco delle Campane, l’ingresso che si affaccia su Piazza San Pietro; le auto attraverseranno poi il piazzale di Santa Marta e saliranno verso il governatorato per arrivare poi alla Torre di San Giovanni.

Qui il Papa accoglierà il presidente Bush che sarà accompagnato dalla moglie Laura e dall’ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Mary Ann Glendon. Mentre Benedetto XVI e il suo ospite saliranno al primo piano della Torre per il colloquio privato, le due signore rimarranno in compagnia del segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone. Al termine dell’udienza, al piano terra, ci sarà il momento delle foto e dello scambio dei doni. Poi, ghiotta opportunità per le telecamere nazionali e d’oltreoceano, la passeggiata nei giardini vaticani fino alla Grotta della Madonna di Lourdes (copia fedele dell’originale che si trova nella cittadina mariana sui Pirenei francesi): qui avverrà il commiato ufficiale dopo aver ascoltato due mottetti intonati dal Coro della Sistina.

A vigilare sull’evento, oltre alla sicurezza italiana e statunitense, vi saranno anche i due nuovi reparti anti-terrorismo della Gendarmeria vaticana, mentre la Guardia Svizzera sarà impegnata nel cerimoniale. In Vaticano, previsioni meteorologiche alla mano, danno per scontato che ci sarà il sole. In caso di pioggia però, assicurano, è pronto un «piano B» con un incontro tutto in interni.

Bush – il "presidente cattolico" com’è soprannominato in America per la sua sfrenata ammirazione nei confronti di Ratzinger – riceverà così la sua consacrazione. Il pellegrinaggio alla grotticella della Madonna di Lourdes scrive La Repubblica – ha stuzzicato la fantasia del jet set ecclesiastico-mondano, che si sfiora nelle cappelle barocche in cui atei devoti esultano per la liturgia latina e guerrieri della fede sognano un Occidente ri-cristianizzato. E ha cominciato a circolare la rosea leggenda di una possibile conversione di Bush al cattolicesimo. Non ha detto forse Nancy Brinker, capo del protocollo statunitense, che il presidente è un "enorme fan del Papa"? Non ha soggiunto che nutre un "rispetto totale" per lui e i suoi sforzi per la pace, l’istruzione e la lotta alla povertà?

In fondo il salto l’ha fatto l’inglese Blair e cattolico – tra i Bush – è già il fratello Jeb, governatore della Florida: stato felice dove i pasticci elettorali delle elezioni del 2000 sono già una prova di vitalità cattolica a fronte della noia tradizionalmente protestante. Che George W. Bush, "cristiano rinato" in linea direttamente con Dio, accetti il sistema gerarchico cattolico, non appare a portata di mano.

In Vaticano, con il dito sulle labbra, smentiscono conversioni in atto. Innegabile è che lo spirito messianico di Bush e la sua fascinazione per il pensiero cattolico si sposino con la condanna di Ratzinger dei demoni del XXI secolo. Quelle "Tenebre" di relativismo, droga, emarginazione, razzismo, violenza, degradazione, egocentrismo, avidità, cinismo che Bendetto XVI evocò a New York.